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88 tra proprietà privata del Principe Reale, cioè il Brieh veliero veloce, chiamato l’ Aquila, di cui S. A. R. faceva uso per viaggiare da una provin­ cia all’ altra; ma pure questo vascello era nuovo. Non rispettavano punto la proprietà privata. Gli ordigni dei marangoni, l’argenteria degli ufiziali di guardia, alcune poche cataste di le­ gno destinate alle povere famiglie di marinari, furono rubate. Altre cose di cui non potevano far uso, come libri di cantici ec. furono gettati nell’ acqua o lacerati. In sequela dei medesimi principi tagliarono gli alberi, poiché essi non potevano piantarsi in Inghilterra, oppure gli scorzarono maliziosamente a fine che dovessero deperire. Non mancava per colmare la loro distruzione che d’ incendiare le fabbriche votate, prima deb la loro partenza , almeno erano abbastanza im­ pudenti per farlo temere. Fu loro consegnato un magazzino pieno di bombe . Un soldato che per azzardo vi entrò, trovò dei fucili che egli volle provare. Il primo che prese era carico, sparò, ed incendiò quantità di bombe che scop­ piarono con un orribile fracasso, e molti Inglesi furono subito ammazzati o feriti. Il pericolo poi che minacciava gli arsenali e la città era immen­ so, tanto più che gl’ inglesi avevano distrutti i

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