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però tutta la flotta della Monarchia Danese, la sacra bandiera di Dannebrog, che in tanti secoli non era mai stata profanata, fu la preda d’ un usurpatore, sì d’ un usurpatore, poiché il nome di vincitore non conviene ad uomini capaci di farne un abuso così vile, di un usurpatore, che era venuto a sorprendere nel seno della più per­ fetta sicurtà, con una banda di assassini una cit­ tà amica e pacifica. O voi, indagatori della storia, voi uomini im­ parziali venite a rendere testimonianza. Parlate ! Dite se avete mai trovato negli annali del genere umano, cioè de’ popoli civilizzati e non barbari, un atto somigliante a questo? Pure l’ Istoria ne farà l’ incisione nella sua tavola con stile di ferro. Fra tutti i misfatti di cui abbondano gli annali della Gran-Brettagna questo piii atroce degli al­ tri, disonorerà il nome di cotesto regno, e ne marcherà ignominiosamente gli autori, colla maledizione di tutti i secoli futuri. X. Rilevante fu la nostra perdita di uomini, poi­ ché l’ assedio fu vivissimo, e i combattimenti molti: non pochi ufiziali incontrarono la morte per la Patria. Abbiamo principalmente a com­ piangere la perdita dell’ ottimo capitano Restof