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pompieri giacevano uccisi, e la più gran parte feriti. Le trentasei trombe che erano state sem­ pre impiegate avevano molto sofferto, sebbene fossero riattate con una grande sollecitudine; non mancava l’ acqua, è vero; ma i cavalli già stanchi non potevano nè prontamente portarla, nè spingerla come torrente contro il fuoco che aumentavasi ad ogni momento . Una generale spossatezza successe, cedendo alle leggi inevitabili della natura, alle fatiche continove. L’ immaginazione arrestavasi con orrore sulle perdite già sofferte; poiché 25 strade, quasi cioè la duodecima parte della città, erano incendiate del tutto, e le altre case più o meno rovinate . Molte grandi fabbriche, ove facevasi la birra, erano state consumate dal fuoco, e molti citta­ dini privi d’abitazione si accampavano col poco che avevan potuto salvare sulle pubbliche piaz­ ze, e particolarmente nell’ interno de’ baluardi, ove credevansi più sicuri; ma tutti questi infelici erano esposti all’ intemperie dell’ aria, e alla penuria, poiché senza provvisioni ed in mezzo alla confusion generale appena trovar potevasi del pane. A tutti questi motivi di scoraggimen- to, si univano le notizie le più disastrose . Molti egregj ottimi padri di famiglia erano stati uc­