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elevano aver altro a temere che nella caduta in linea dritta, e ignoravano che queste potevano anche distruggere in linea obliqua. Non aveva­ no in conseguenza prese le necessarie misure nell’ interno delle loro case per garantirsi dal pe­ ricolo . Anzi 1 ’ opinione generale si era che le bombe inglesi fossero mal fabbricate, e che cre­ pavano più volte nell’ aria ; e le notizie delle gazzette riguardo al poco danno che avevano fatto le medesime incili anni fa nell’ assedio di di due mesi in Genova, e novamente nell’assedio di Danzica, avevano affatto rassicurata una gran parte degli abitanti di Copenhagen . Pochi erano quelli che avevano migliori co­ gnizioni, e che segretamente facevano le loro di­ sposizioni, cercando di salvare le loro cose pre­ ziose in cantine a volta , nei sepolcri delle chiese, o sia nel grembo della terra. Frattanto gl’ Inglesi avevano terminate tutte le loro batterie. Alla città fu due volte intimato di capitolare con espressioni ordinariamente ri­ sate in tal caso , e finalmente la sua sorte dovet­ te esser decisa per mezzo del fuoco. Duranti due notti si aspettava già il principio del bombarda­ mento, ma fu delusa tale aspettativa; poche bombe isolate, e granate che cascavano nella cit­ tà non furono per cosi dire osservate nella gran-

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