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Ogni nuvolo di polvere che si vedeva inalzarsi nell’ orizzonte occidentale incoraggiva questa speranza; poiché se esso poteva piombare addos­ so al nemico sembrava probabile il poter farsi giorno mediante una coraggiosa sortita. Final­ mente si sentì il dì 19 Agosto di lontano un fuo­ co di cannone. Non vi era dubbio che il genera­ le Castencbiold aveva battaglia coll’ inimico; ma ciò che non si poteva sapere in Copenhagen, o almeno che non si sapeva , era che un numero­ so corpo nemico marciò incontro al predetto Ge­ nerale, al quale era riuscito di riunirsi al Gene­ rale Oxholm avanzandosi dal golfo di Kiòge per soccorrere la capitale. Infelicemente i predetti Generali non avevano che pochi pezzi di artiglie­ ria , e non furono in grado di resistere che sei ore alla forza superiore di un corpo di Annove- resi. I loro battaglioni furono in gran parte di­ spersi e distrutti, molti ufìziali furono fatti pri­ gionieri, e dopo rilasciati sopra la loro parola di onore. Il Generale Castencbiold stesso con qual­ che centinajo di uomini si ritirò sull’ isola di Falster, ove si radunava un corpo rilevante di truppa regolare che dal Principe Reale era stato mandato dall’ Olstein per soccorrere la città di Copenhagen,avendo fatto passare il mare a questo corpo di notte, malgrado la vigilanza del nemico. 45