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provincia amica, per la sorte della guerra caduta in loro potere . Perciò invitavano gli abitanti ad ascoltare la voce della ragione, e a non esporre la loro capitale agli orrori di un bombardamen to . Con queste parole si smascheravano affetto; ma l’artificioso piano di separare gl’ interessi del popolo da quelli del Governo era troppo palpabi le , ed il Manifesto stesso letto in qualunque lin gua era troppo inetto per fare la minima impres sione. Nè si mostrava l’ amicizia inglese coi fatti, giacché facevano requisizioni, delle quali paga vano è vero una parte, ma fissavano essi mede simi il prezzo, e parte si pagava con dei fogli; ro vesciavano e distruggevano molte case ; e campi pieni d’abbondanti grani furono calpestati dai loro cavalli affamati. E ben vero che molto dipendeva dalla maniera di pensare dei differenti ufìziali ; ma appunto questa dipendenza provava quanto poco fosser sincere le proteste dei Comandanti di essere venuti come amici. Appena arrivati gl’ In* glesi a Vebeck si affrettarono di venir a circon dare Copenhagen. Le loro spie gli resero presto intesi che il Tenente Generale Castenschiold si occupava alle loro spalle tra Rothschild e Ring- Red ad organizzare la milizia rimasta in Selan- dia, e che accorreva da ogni lato, e che cercava di riunire iu un sol punto tutta l’artiglieria sparsa
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