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3o era coperto e chiuso dai vascelli nemici. E per­ chè non lusingarsi che la fortuna potesse favo­ rirne l’ audacia? Il Principe non si formò che un sol giorno nella sua capitale , e s’ affrettò di tornare per mettersi alla testa dell’ armata, e per fare ogni sforzo onde concorrere alla liberazio­ ne di Copenhagen, e per rimanere in connes­ sione colle Potenze Continentali. 11 Re abban­ donò pure la sede de’ suoi antenati, che più non gli offriva un asilo sicuro contro una ban­ da di assassini. Il Duca di Holstein , Augusten- burg, i Ministri, i Collegj seguitarono il Sovra­ no , poiché Copenhagen non era più la lleal Re­ sidenza, e la Danimarca poteva sostenere la sua indipendenza, anche privata della sua capitale. Traversando il Belt il bastimento, su cui tro- vavasi il Re, il Principe Reale e tutto il loro se­ guito, fu arrestato da un vascello inglese; ma la presenza di spirito di uno degli ajutanti del Principe Reale traviò l’ attenzione dell’ inimico allontanando il sospetto, e questo imminente pericolo fu superato. Nel tempo medesimo il famoso Jakson incrociava parimente il Belt, per ripetere a Copenhagen le sue infami proposizio­ ni. Yerisimilinente trovò al suo arrivo una nuo­ va istruzione, ed anche trovò il Ministro che doveva rimpiazzare il Sig. Garlike. Un tal Mi-

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