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20 portò subito davanti Copenhagen. Non fu per altro così celere la sua marcia da togliere agli abitanti il tempo di riaversi dal loro primo spa­ vento , e sebbene scarso fosse il numero delle truppe di linea, pur tuttavolta scarso non fu l’ entusiasmo, che infiammò i Danesi per la di­ fesa della Danimarca ,che riducevasi allora nella sola città di Copenhagen . Tutti gli sforzi degli Svedesi divennero inutili. Frecpienti sortite distrussero i loro lavori. La flotta olandese venne a soccorrere la città dalla parte di mare, ed unita alle navi danesi uscite opportunamente dal porto, disperse le forze na­ vali degli Svedesi. Finalmente il Re Carlo Gu­ stavo nell’ eccesso della disperazione azzardò nella notte degli n Febbrajo i 65 p un assalto, ma fu bravamente respinto con una perdita im­ mensa, e la città di Copenhagen fu salvata. Pure che cosa era mai Copenhagen anche in mezzo alle favorevoli circostanze, che contribui­ rono alla sua liberazione? che cosa era Co­ penhagen, dico, alla metà del secolo decimoset- timo in confronto di ciò che essa è oggidì? le antiche fortificazioni furono estese, e risarcite nel secolo decimosesto e decimosettimo, ma da un altro lato diversi villaggi vicini ed il castello di Rosenburg col suo vasto giardino, il quale è

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