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penhagen. Del nostro reggimento di Marina cir­ ca mille soldati si lasciarono corrompere dall’ o- ro che offrirono ad essi, e si arrolarono perfida­ mente sotto le loro bandiere. Alcuni garzoni ancora, e artigiani di Copenhagen furono sedotti. Non isdegnarono d’ arrolare anche molti galeotti scappati dalle prigioni, rimandandoci però quelli che avevano difetti corporei; ma molti di coloro che avevano corrotti a forza d’ oro, pentironsi del loro delitto, e si prevalsero della prima op­ portuna occasione per sottrarsi dall’ aurea schia­ vitù . Per coprire la loro ritirata bisognava che i ne. mici s’ imbarcassero in varj punti dell’ isola con- temporeamente ; ma l’ imbarco il più rilevante s’ effettuò nell’ istessa città di Copenhagen. Ave­ vano domandato per maggior comodità di poter imbarcarsi dai cantieri medesimi, e la brama d’ esserne al più presto liberati, unita altimore che potessero valersi del più piccolo pretesto per rompere la capitolazione, determinò verisi- milmente il Comando Generale ad accordare la loro domanda. Prima d’ imbarcarsi avevano già fatto partire sopra trasporti di varie grandezze la loro rapina, secondo che i loro bastimenti eran pronti. L’ avevano spedita anticipatamente come araldo della lor vittoria , a fin d’ imporre